Siamo unione di mente, corpo e emozioni. Il benessere del corpo è in stretta correlazione e comunicazione con il tono delle emozioni. Cosa vuol dire questo? Possiamo aiutare il corpo con informazioni positive mediate dalle emozioni. Quindi, armonizzando lo spazio emotivo avremo benefici sul corpo. Un corpo meglio funzionante, sosterrà a sua volta le emozioni. Per approfondire l’argomento più nello specifico è interessante avere una visione di noi secondo i concetti della PNEI, che spiega scientificamente come ogni parte del corpo è connessa con le altre, emozioni incluse. Per sintetizzare, il tono dell’umore influisce sulla funzionalità biochimica del corpo e sul benessere fisico.

Vi consiglio due rimedi floriterapici, che fanno parte del repertorio Californiano, particolarmente interessanti e utili nel mantenere il tono psicofisico stabile, meno volubile e vitale. L’ideale sarebbe farsi aiutare nel ricercare le cause, per armonizzare le emozioni nello specifico, ma sicuramente questi due fiori possono essere un valido aiuto iniziale.

  • Rosemary per avere una carica ottimale

E’ utile nei momenti di cambiamento e passaggio, perché è un potente rigenerante e rivitalizzante, aiutando il benessere tramite la ricerca della solarità.
E’ perfetto quando si ha l’impressione  di avere le batterie scariche. Aiuta a ricaricarsi da tutti i punti di vista e a sentirsi bene e a proprio agio col corpo. 

Questo fiore dona stabilità e vitalità, ad esempio, se:

-si affrontano dei cambiamenti;

-l’energia psicofisica è scarsa;

– c’è bisogno di radicamento;

-si vive in punta di piedi e si da attenzione o solo al corpo o solo alla mente.  

Questo fiore californiano aiuta a mantenere stabile la vostra energia mentale, infatti come una zavorra evita di stare con la testa tra le nuvole. E’ ottimo quando c’è bisogno di avere un controllo maggiore sul corpo: usandolo, si riesce a essere più centrati nel presente e più focalizzati, anche a livello fisico. 

Questo fiore dona concretezza e attenzione, ad esempio, se:

-si deve studiare e si è svogliati;

-c’è confusione mentale;

– fare 1000 cose insieme è il modus operandi;

-mentre si mangia si pensa ad altro.

Riassumendo, mantenere le batterie di mente e corpo cariche è essenziale, soprattutto nei momenti di forte stress esogeno, per evitare di nutrire lo stress endogeno.