Corpo e mente sono uno l’immagine riflessa dell’altro, le emozioni, i sentimenti, gli atteggiamenti, il nostro agire nel mondo e soprattutto come noi ci siamo “parlati” quindi come abbiamo reagito emotivamente ad ogni esperienza vissuta, influiscono e si imprimono sulle nostre cellule e quindi sui nostri tessuti, organi, muscoli.
Ogni giorno viviamo infinite emozioni. Evoluzioni, cambiamenti piccoli o grandi, che abitano il nostro corpo oltre che il nostro cuore e la nostra mente.
Conoscere le relazioni che accomunano le emozioni e il corpo, è di notevole importanza per costruire e stabilizzare il proprio benessere psicofisico. Avere la consapevolezza di ciò che accade dentro e fuori di noi, è il punto di partenza per essere nel percorso dello star-bene e del sentirsi bene.
Il legame che intercorre tra il corpo e la mente lo si può riassumere e capire pensando che quando si vive un’emozione, lo si fa nel corpo. Gli stimoli emotivi influiscono sull’organismo con variazioni a livello del ritmo cardiaco, pressione arteriosa, respirazione e persino in relazione alla temperatura corporea. Se dobbiamo descrivere un’emozione, infatti, spesso usiamo metafore corporee ho un peso sullo stomaco, sento le farfalle nella pancia, sono verde dalla rabbia e si potrebbe nominarne tante altre. È così quando un mal di testa fortissimo ci ingabbia per via dello stress, della rabbia, dell’ansia o delle preoccupazioni. O quando sperimentiamo la tristezza o la paura e ci sentiamo avvolti da una nube nera o avvertiamo lo stomaco stretto in una morsa. Oltre alla componente fisica di cui dobbiamo di certo prenderci cura c’è però anche tutta un’altra parte collegata alla mente e al cuore.
Quindi, nel quotidiano per il nostro benessere psico-fisico, ma anche per la nostra serenità, è importante dedicare parte del tempo nel recuperare questa connessione speciale, ascoltarla e provare a sentire cosa ci vuole comunicare. E’ importante sapere accogliere tutte le emozioni che arrivano perché, tutto ciò che non viene espresso, ritorna sotto qualche altra forma, anche perché siamo abituati a etichettare le emozioni definendole “positive” e “negative”, ma per il sistema fisiologico non esiste questa differenza.
È interessante notare come ogni persona prova le stesse emozioni ma in modi diversi e per mantenere in equilibrio il nostro organismo è importante cercare di non trattenere le nostre emozioni, ma accettarle, trasformarle e lasciarle andare
Le emozioni influiscono e influenzano in ogni momento il nostro stato energetico, emozionale\mentale, biochimico e fisico. Quindi, avere consapevolezza delle nostre emozioni e dei nostri pensieri, dargli il giusto valore e conoscere gli strumenti più adatti a noi per riconoscere, regolare e trasformare le emozioni è la base per essere in equilibrio e sentirsi in salute.
Ascoltare un’emozione vuol dire esserne consapevoli nel momento in cui si presenta. Mentre insorgono abbiamo bisogno di assaporarne il gusto e di trovare le parole e i gesti per esprimerle, al fine di sapere dove vogliamo che ci portino, quali comportamenti vogliamo che ispirino.
Osservarsi è il primo passo per agire intenzionalmente e non esserne succubi.
Le tue emozioni vogliono dialogare con te
Non parlare delle tue emozioni in modo generico e astratto, quasi per evitare di avere un dialogo con loro, così facendo la mente imparare a temerle. Non dialogare con loro permette di provare sicuramente meno dolore sul momento, ma riduce anche l’auto-consapevolezza emotiva e fa sì che la mente associ nel tempo la paura a quelle emozioni perché, fondamentalmente, è una strategia di protezione.
Ad esempio:
Dopo una lunga giornata stressante al lavoro, incontri degli amici e ti dicono che ti vedono appesantita, nervosa e arrabbiata. Non rispondere non ho niente, sono solo stressata.
Sicuramente sarai sotto stress visto i ritmi moderni della vita, ma è un termine generico la parola “stress” che spesso serve per evitare la vera emozione che sta agendo dentro di te per comunicare con te. Potrebbe essere che tu sia sì stressato, ma che tu abbia anche paura di venire licenziato o che sei stato messo un pò da parte dalla persona che ami.
Ma dire letteralmente “ho paura” è più doloroso e rende più vulnerabili, quindi semplifichi dicendo che sei solo stressato.
Inizia a chiederti ogni volta che hai delle emozioni come reagirebbe o la descriverebbe un bambino, o ancor meglio entra nel ruolo del bambino che sei e senti cosa ti dice.
I bambini piccoli di solito non hanno un vocabolario così sofisticato che gli permette di evitare di descrivere come si sentono. Quindi usano ciò che hanno: parole semplici e comuni come triste, impaurito, arrabbiato, vergognoso, ecc.
Possibilmente inizia a descrivere come ti senti usando letteralmente la frase “Mi sento…”, poi continua con parole semplic e soprattutto che ti vengono in mente senza usare troppo la mente. Come ad esempio “Mi sento infastidito, triste, in colpa…”.
Questo è il primo passa per iniziare ad aprire nuove porte di consapevolezza dentro di noi, senza sentirsi giudicati o inferiori, ma pronti a rimorsi in gioco come dei nuovi bambini….. da li inizia sempre la VERA VITA.