Ansia da separazione negli animali da compagnia
Quando si sente la parola “ansia”, il pensiero ci rimanda a situazioni poco piacevoli, dove ci siamo sentiti bloccati nel vivere con leggerezza la quotidianità, lasciando spazio alle preoccupazioni e alla paura. Vi siete mai chiesti se anche i vostri compagni pelosi soffrono d’ansia? Ebbene sì, possono esserne affetti e quella spesso sottovalutata é l’ansia da separazione. É uno dei problemi comportamentali più frequenti, soprattutto nel cane, e rappresenta il timore o l’avversione all’isolamento che si manifesta quando rimangono soli o sono separati dal proprietario. Le espressioni di questo disagio sfociano normalmente in comportamenti indesiderati. Sono unicamente delle manifestazioni dello stato ansioso sofferto in quel momento dal cane/gatto; quest’ultimo, pertanto, non vuole né vendicarsi, né fare dei dispetti.
I sintomi sono segnali di stress, si manifestano nel momento in cui avviene il distacco dal proprietario e sono caratterizzati da comportamenti di distruzione, in particolare verso oggetti del proprietario o verso punti d’uscita come porte e finestre, minzione e defecazione in zone inadatte, vocalizzazioni eccessive, autolesionismo, richiesta di attenzione (gemiti), salivazione eccessiva, agitazione, inappetenza, apatia e iperattività. Nel momento in cui il proprietario si appresta a uscire, i sintomi aumentano e al rientro a casa spesso l’amico peloso ci accoglie con eccessiva agitazione, a volte associata a eliminazione di urina.
L’ansia si manifesta anche per separazioni di breve durata e a volte, purtroppo, episodi di ansia si manifestano anche soltanto se Fido o Micio sono fisicamente separati dal proprietario, ad esempio chiusi in un’altra stanza. Anche l’arrivo di un nuovo membro famigliare, come ad esempio un bambino o un altro animale, può essere causa dell’insorgere di ansia da separazione.
Ma come si può intervenire per cercare di risolvere il problema?
Il miglior metodo é sempre la prevenzione, ma ai primi sintomi bisogna correre ai ripari, perché un cane che subisce troppo a lungo queste situazioni di stress può anche ammalarsi fisicamente. La causa dell’ansia da separazione é un errato rapporto sociale fra cane/gatto e proprietario. Spesso, quando arriva il nuovo amico, viene naturale coccolarlo e rassicurarlo per farlo sentire parte della famiglia, ma trattarlo in questo modo, o peggio ancora come fosse un bambino, significa renderlo insicuro e totalmente dipendente.
Fin da cuccioli bisogna abituarli a un’eventuale assenza, improvvisa o meno, gradatamente, cominciando quindi con intervalli di 10-15 minuti per poi passare a 20-30 fino a raggiungere l’ora o anche più. Per agevolare miglioramenti nel comportamento ansioso bisognerebbe:
– Evitare di urlare o di sgridare il cane/gatto per i danni quando tornate a casa;
– Ignorarlo per almeno 20 minuti quando ritornate a casa e 20 minuti prima di uscirne;
– Interagire con lui solo quando é calmo;
– Non dargli attenzione quando vi viene dietro per casa;
– Premiarlo ed elogiarlo solo quando é tranquillo;
– Non farlo dormire sul letto; mettetelo a terra, sempre più lontano dal letto, fino a farlo riposare in un’altra stanza;
– Simulare finte “uscite” (prendere le chiavi, inserire l’allarme, prendere la borsa, ecc., in diversi momenti della giornata, senza poi uscire);
– Uscire di casa per pochi secondi e allungare gradualmente il tempo, cercando di rientrare prima che lui inizi a lamentarsi e ignorandolo completamente al rientro;
– lasciare la TV o la radio accesa perché spesso può dare beneficio;
– disattivare citofono o suoneria del telefono che sono fattori di stress in assenza del proprietario.
L’ansia da separazione va risolta non solo per la serenità della casa, ma soprattutto per lui stesso, perché
é una sofferenza e non bisogna escludere un eventuale percorso con un veterinario comportamentalista. Un valido aiuto é integrare
rimedi fitoterapici o floriterapici, che posso velocizzare la risoluzione del problema, ma soprattutto iniziare a riportare un’atmosfera serena in casa.